Miniera in trail 14 km – 06.09.2015

Domenica 6 settembre. Gran bella giornata. Temperatura buona, estiva, non bollita… ma sono solamente le 7.20 quando arrivo al porto di Piombino. Traghetto dopo un’ora, di piccole dimensioni e basta il più piccolo refolo per farlo oscillare. Soffro il mal di mare e mi faccio un’ora sudato mezzo a denti stretti, nell’attesa di arrivare, benché l’aria condizionata fosse regolata a “polo nord d’inverno”.

Dal porto alla start line sono circa 300 metri. Ritiro pettorale+pacco (scarno) rapido e poi perdo circa 20 minuti solo per mettere il pettorale. E’ sempre così. Sono un imbranato delle clip.

E’ gara per poco intimi. Peccato.
Il percorso (faccio la corta, 14 km) ha salite sassose e leggermente sdrucciolevoli, ripide quanto basta per non correre se non i primi metri. Discese a volte un po’ tecniche e contorte, la maggior parte veloci e spaziose con bei curvoni.

Panorami da urlo ovunque. Se in discesa ti distrai a guardare il panorama non potendo la curva e finisci dentro al panorama, al mare… ma dopo una picchiata di 200 metri!
Il pezzo dentro la miniera è faticoso, caldo, affascinante. Prima del secondo ristoro si attraversa uno spiazzo di circa 300 metri totalmente immersi nella pirite brillante di sole (potrei sbagliarmi, sono geologicamente pessimo). Fosse stato aprile e 10 gradi meno mi sarei fermato a riposarmici e a godermi lo spettacolo per una decina di minuti.
Dal secondo ristoro praticamente tutta discesa fino alla fine (3 km e spicci).
Chiudo in 1h20m e qualcosa.

Ho sofferto il caldo in salita. Non ho risparmiato il fiato per chiacchierare con chi ho avuto accanto.
Primi 4 km facili, poi inizia il tosto fatto di salite sotto il sole in mezzo alla macchia. Col caldo in crescendo.

Sono dispiaciuto che in un trail di 14 km mi sia toccato fare almeno 4 km di asfalto. Suggerirei agli organizzatori, nei limiti del possibile, di rivedere il tracciato. Soprattutto i primi 3 km con un bellissimo scorcio ma comunque evitabile. Meglio piuttosto partire subito verso il parco minerario. I begli scorci si trovano ovunque.
Complimenti alla ragazza (pure carina) con cui ho condiviso un chilometrino e che ho visto è arrivata seconda donna assoluta nella lunga.

Il prossimo anno mi piacerebbe provare la lunga, potrebbe essere una bella esperienza. Ho solamente paura del caldo, che soffro abbastanza.
Peccato ci siano oggettivamente pochi partecipanti.

Nota negativa la disorganizzazione per le docce (a pagamento senza averlo detto prima e comunque non proprio il massimo) e lo spogliatoio (che non c’è, mi sono cambiato si una panchina dietro allo stand New Balance.

Qui il tracking della gara.

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